E’ accaduto di nuovo! Una donna di 85 anni ha ucciso la figlia di 44 anni disabile.

Quasi scontato, per chi non vive con un familiare disabile, etichettare quella madre come una folle fuori di testa.Ma poniamoci delle domande:

Perchè una donna di 85 anni ha, a totale suo carico, una persona adulta di 44 anni non autosufficiente?

Perchè una donna di 85 anni arriva ad un gesto di disperazione così estremo?

Perchè un genitore, nel 2019, in un paese che si definisce civile, deve avere l’angoscia costante di non farcela da solo a gestire il proprio figlio e la propria vita sociale?

Perchè un genitore vede nero all’idea che il proprio figlio gli possa sopravvivere?

Una donna che ha lottato tutta la vita per una diagnosi,per la copertura a scuola,al centro estivo,per trovare due amichette per la propria figliola,per il proprio lavoro che è già un miracolo se è riuscita a tenerselo.Una donna che nonostante la fatica,sa che finchè avrà le forze,non farà mancare nulla a sua figlia.Una donna che è ben consapevole che NESSUNO farà tutto ciò quando lei non ci sarà più.La consapevolezza che la propria figlia sarà semplicemente parcheggiata.Ed è proprio questa consapevolezza,così atroce che,ahimè, a volte prende il sopravvento.

Lo Stato che non c’è! Una Legge sul Dopo di Noi che lascia il tempo che trova e un disegno di legge sui Cargiver che non decolla.

Una donna di 85 anni che non ha più le forze!

Se solo un parente l’avesse consolata assicurandole di prendersi cura della figlia.Pura utopia!Troppa fatica!Se solo lo Stato tutelasse in primis i più deboli.

Perciò non siate quelle persone che puntano il dito dicendo che “si doveva far curare” ma siate quelle persone che ascoltano col cuore, siate quelle persone che tendono una mano costruendo le condizioni perchè tutto ciò NON SUCCEDA MAI PIU’.